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DONNE DA RICORDARE
Da gennaio 2021 è iniziata la collaborazione tra la SIS e l’Agenzia di stampa nazionale DiRE con Donne da ricordare, che con cadenza mensile proporrà al pubblico una serie di interviste alle socie Sis relative ad alcune biografie femminili.
Raffaella Baritono, Eleanor Roosevelt, la first lady attivista
Vinzia Fiorino, Chiudere i manicomi, trasformare la società: chi era Franca Ongaro Basaglia
Tiziana Noce: Maria Eletta Martini, la politica cattolica vicina ai giovani anti-G8
Rosanna De Longis: Bianca Guidetti Serra, una ‘militante senza partito’ nel secolo breve
Silvia Bianciardi: Argentina Altobelli, la sindacalista degli oppressi
SITI AMICI

Luoghi, archivi e memoria del lavoro delle donne
A cura di Rossella Del Prete
Edizione CRACE (2011)ISBN: 978-88-6379-011-5
pp. XIII- 465
Prefazione di Barbara Curli
Postfazione di Renato Covino
Nei luoghi di lavoro, accanto alle relazioni produttive, si costruiscono relazioni umane e, in quelli dismessi, restano indelebili i segni di un capitale umano, fatto di uomini e donne, talvolta giovanissimi, che hanno costruito o modificato i propri comportamenti, la propria identità, la propria storicità, il proprio modo di fruire di uno spazio urbano o extraurbano.
Ricostruire la memoria del lavoro partendo dai documenti, dalle antiche carte, e avvalendosi del materiale iconografico, del patrimonio archeologico industriale ed infine del ricordo di chi una parte della storia che vogliamo ricostruire e raccontare l’abbia davvero vissuta, è un’operazione culturale complessa.
Due gli obiettivi centrali di questo volume: il primo intende ribadire il valore culturale dei luoghi e degli archivi del lavoro, industrial heritage a tutti gli effetti; il secondo è quello di seguire le tracce lasciate dal lavoro delle tabacchine nel paesaggio e nel tessuto urbano di gran parte dell’Italia. Lo si fa ripercorrendo la loro storia di donne, divise tra la famiglia ed il lavoro extradomestico, censendo e ricostruendo i luoghi in cui hanno intessuto relazioni umane, amicali, produttive, associative e persino quelle attinenti al legame madre-figlio, quando, negli asili e nelle sale materne annesse ai tabacchifici, condividevano lo spazio di lavoro con i loro figli più piccoli.
Lavoratrici della terra e della fabbrica, le tabacchine italiane contribuirono alla costruzione di una classe operaia organizzata, affrontando lunghe lotte per l’affermazione dei propri diritti di donne, madri e lavoratrici, con tutti i problemi di conciliazione tra il lavoro di cura ed un lavoro spesso precario e stagionale durissimo, eppure tanto atteso.