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DONNE DA RICORDARE
Da gennaio 2021 è iniziata la collaborazione tra la SIS e l’Agenzia di stampa nazionale DiRE con Donne da ricordare, che con cadenza mensile proporrà al pubblico una serie di interviste alle socie Sis relative ad alcune biografie femminili.
Raffaella Baritono, Eleanor Roosevelt, la first lady attivista
Vinzia Fiorino, Chiudere i manicomi, trasformare la società: chi era Franca Ongaro Basaglia
Tiziana Noce: Maria Eletta Martini, la politica cattolica vicina ai giovani anti-G8
Rosanna De Longis: Bianca Guidetti Serra, una ‘militante senza partito’ nel secolo breve
Silvia Bianciardi: Argentina Altobelli, la sindacalista degli oppressi
SITI AMICI
Veronica Franco
La cortigiana poetessa
di Valeria Palumbo
- Edizioni Anordest (Collana Biografie d'arte)
- ISBN: 9788896742365
pp 230
Ha scritto Veronica Franco del suo mestiere di cortigiana: «mangiar con l’altrui bocca, dormir con gli occhi altrui, muoversi secondo l’altrui desiderio, correndo in manifesto naufragio sempre della facoltà e della vita: qual maggior miseria?».
E ha anche ammonito i suoi ricchi e potenti clienti: «voi fate espresso torto con l’imputarmi d’avarizia, mentre credete con premi poter comprar l’amor mio». Per concludere: «io farei tutta la mia vita e spenderei tutto ‘l mio tempo dolcemente nell’academie degli uomini virtuosi». Una grande donna che ha tenuto testa alla prepotenza degli uomini, all'Inquisizione e alla condanna dei secoli. Un personaggio indimenticabile.
Perché Veronica oggi? Non perché le cosiddette escort improvvisamente imperversano sulla scena pubblica. E nemmeno per correggere questo strabismo storico: anche all’epoca di Veronica Franco, nel tardo Cinquecento veneziano, le grandi cortigiane dominavano la ribalta politica e culturale. Ma perché la Franco è stata molto di più di una celebre e celebrata meretrice dei potenti. È stata una scrittrice e poetessa di primo piano, come ormai da tempo è riconosciuto.
È stata anche, con il suo progetto di una Casa per le ex-prostitute, una pioniera del Mutuo soccorso. Ma soprattutto è stata una donna che, inserendosi a pieno titolo nella cosiddetta “Questione femminile” ha ribadito ciò che ancora oggi fa scandalo: il legame tra sesso e amore (e quindi le poetesse e scrittrici che parlano d’amore devono poter parlare anche di sesso), il diritto delle donne al piacere, il dovere degli uomini a non essere mai volgari, prepotenti e privi di rispetto, nemmeno nell’intimità e tanto meno con le amanti pagate o mantenute.
Veronica Franco ha definito una volta per tutte, anche nella sua sfida con l’arrogante aristocratico veneziano Maffio Venier, una verità che sembra ancora oggi imporsi a fatica: si può vendere tutto. Ma non si può comprare la dignità altrui.