Protecting scholars and the freedom to think, question, and share ideas
La Società italiana delle storiche
partecipa alla rete Scholars at Risk attraverso l’adesione a
Scholars at Risk Italy
DONNE DA RICORDARE
Da gennaio 2021 è iniziata la collaborazione tra la SIS e l’Agenzia di stampa nazionale DiRE con Donne da ricordare, che con cadenza mensile proporrà al pubblico una serie di interviste alle socie Sis relative ad alcune biografie femminili.
Raffaella Baritono, Eleanor Roosevelt, la first lady attivista
Vinzia Fiorino, Chiudere i manicomi, trasformare la società: chi era Franca Ongaro Basaglia
Tiziana Noce: Maria Eletta Martini, la politica cattolica vicina ai giovani anti-G8
Rosanna De Longis: Bianca Guidetti Serra, una ‘militante senza partito’ nel secolo breve
Silvia Bianciardi: Argentina Altobelli, la sindacalista degli oppressi
SITI AMICI
L'Osservatorio per la diffusione degli Studi di Genere e la cultura delle Pari Opportunità/OGEPO, con il Dipartimento di Studi umanistici/DIPSUM e la Società Italiana delle Storiche/SIS organizzano
DONNE DI MAFIA
Marcella Marmo - Università di Napoli "Federico II"- SIS
Seminario
"Immaginario e Studi di Genere. Incontri e letture interdisciplinari"
2 aprile 2012 ore 14,30
Intervengono:
Maria Rosaria Pelizzari (Dipsum-OGEPO-SIS)
Carmine Pinto (DIPSUM)
Marcella Marmo ha curato con Gabriella Gribaudi il numero 67 (2011) della rivista «Meridiana», dedicato a “Donne di mafia”.
Benché la donna sia tradizionalmente esclusa dalle organizzazioni fortemente strutturate dai maschi con strategie violente di potere territoriale di tipo militare, negli ultimi decenni due fenomeni hanno dato un'inedita visibilità alla situazione delle donne nel mondo mafioso: il pentitismo, con le connesse possibilità di scegliere tra diverse lealtà, e i processi sociali generali di emancipazione femminile.
L'evoluzione si riflette anche sul piano giudiziario, con il relativo superamento della differenziazione di genere nel trattamento processuale e dunque con l'inclusione delle donne almeno nel concorso esterno del 416 bis, mentre intanto l'estendersi della collaborazione incrina la regola del silenzio e apre alle donne le strategie di scelta del caso. In proposito, la ricerca storica affronta nuove questioni: la partecipazione delle donne alla vita mafiosa è esito di una tradizionale subalternità femminile o una scelta consapevole e responsabile? Che cosa significa essere una donna in un gruppo criminale organizzato? Le differenze di genere sono più forti che in altri ambiti sociali? Quale il rapporto con altri ambiti sociali? Che differenza fra donne di camorra, di ’ndrangheta, di mafia?
Dove:Campus di Fisciano (SA), aula 9 · Facoltà di Lingue
Scarica programma (pdf 210kb)
Condividi/Share