Protecting scholars and the freedom to think, question, and share ideas
La Società italiana delle storiche
partecipa alla rete Scholars at Risk attraverso l’adesione a
Scholars at Risk Italy
DONNE DA RICORDARE
Da gennaio 2021 è iniziata la collaborazione tra la SIS e l’Agenzia di stampa nazionale DiRE con Donne da ricordare, che con cadenza mensile proporrà al pubblico una serie di interviste alle socie Sis relative ad alcune biografie femminili.
Raffaella Baritono, Eleanor Roosevelt, la first lady attivista
Vinzia Fiorino, Chiudere i manicomi, trasformare la società: chi era Franca Ongaro Basaglia
Tiziana Noce: Maria Eletta Martini, la politica cattolica vicina ai giovani anti-G8
Rosanna De Longis: Bianca Guidetti Serra, una ‘militante senza partito’ nel secolo breve
Silvia Bianciardi: Argentina Altobelli, la sindacalista degli oppressi
Università di Padova
A Padova è attivo il Forum di Ateneo per le politiche e gli studi di genere. Il Forum vuole essere un punto sinergico di collaborazione tra università e città: infatti le componenti provengono per metà dal mondo accademico e per metà dal territorio. Lo scopo del forum è quello di promuovere una riflessione culturale di ampio respiro sui saperi, le esperienze e il lavoro delle donne nell'università e nel territorio da cui far nascere dibattiti e iniziative su tematiche di particolare interesse.
Un Comitato di consulenza scientifica nazionale è stato istituito recentemente. Le /i componenti di questo gruppo di lavoro costituiscono una rete interattiva di riferimento e di consultazione per discutere, promuovere e sostenere, con il loro prezioso contributo, iniziative di grande respiro sulla politica e la cultura di genere in Italia e all’Estero.
La loro partecipazione, oltre a favorire la diffusione delle ricerche realizzate in questo campo a livello nazionale, consentirà al Forum dell’Ateneo di Padova di continuare a essere un importante punto di raccordo e di relazione tra studiose e studiosi interessati a queste tematiche.
La presidente della SIS, Isabelle Chabot, fa parte del Comitato di consulenza scientifica nazionale.
Nella stessa università, è da segnalare che il corso di Letteratura italiana di genere e delle donne è ancora attivo solo grazie all'impegno di Saveria Chemotti che ha accettato un “contratto gratuito” pur di non farlo scomparire. Il corso ha circa cento iscritti anche quest'anno.
Università Roma Tre
Maria Cristina Leuzzi insegna Storia dell'educazione di genere (Laurea Magistrale, Scienze dell'educazione); Storia dell'educazione (nel quale adotta un'ottica di genere, ma il coso non è dedicato) per la Laurea Triennale, Scienze dell'educazione; esiste poi il Laboratorio dipartimentale di Storia e studi delle relazioni di genere, con relativo sito. Daniela Rossini insegna da quest'anno Storia delle donne al Corso di Laurea specialistica in Storia e Società (ex facoltà di Lettere, ora Dipartimento Studi Umanistici) di Roma Tre. L'insegnamento occupa un posto secondario nel corso di laurea, esame a scelta insieme a molti altri insegnamenti "di contorno" rispetto agli insegnamenti giudicati fondamentali o caratterizzanti. Non attrae, probabilmente per questo, molti studenti.
Presso la Facoltà di Scienze Politiche è attivo un Dottorato diviso in tre sezioni di cui una è Studi di genere (ex Questione femminile e politiche paritarie). Ogni anno sono banditi due posti, di cui uno solo coperto da borsa di studio.
Università di Pisa
Al Dipartimento di Storia e Civiltà ci sono due corsi di Storia di genere: Storia di genere in età contemporanea e Storia di genere in età moderna, entrambi nel corso di laurea magistrale in Storia e Civiltà. Storia di genere in età contemporanea fa parte anche del curriculum della magistrale di Scienze della pace. I due insegnamenti hanno avuto un precedente in Storia delle relazioni di genere, che come insegnamento per i due corsi magistrali – o specialistici come si chiamavano nel precedente ordinamento – esisteva fin dal 2000-2001. I due insegnamenti sono stati coperti, nella maggior parte degli anni accademici da Laura Savelli e da Daniela Lombardi.
Università di Trieste
Dieci anni erano attivi tre corsi di storia delle donne (medievale, moderna e contemporanea), oggi è attivo solo un corso di Storia delle donne e di genere in età moderna e contemporanea di 45 ore (9 CFU) tenuto da Giovanna Paolin per la parte moderna e Elisabetta Vezzosi per la parte contemporanea. Si è perso, invece, invece l'insegnamento nell'ambito del corso di laurea magistrale. Università degli studi di Napoli "L'Orientale" Al momento è attivo solo l'insegnamento di Storia delle identità di genere e dei diritti sessuali (SSD M-STO/04) 40 ore al corso di laurea magistrale. Il titolare è Domenico Rizzo. Alla stessa università fa capo il Dottorato internazionale di storia delle donne e dell'identità di genere, arrivato al XXVIII° ciclo.
Università degli studi di Napoli Federico II
E' attivo il Dottorato interdisciplinare in Studi di genere. Ci segnalano che quest'anno era stato comunicato alle responsabili del dottorato che avrebbero dovuto rinunciare a questa denominazione ed accorparsi con altri corsi in un generico dottorato su "scienze cognitive" e simili, che corrispondeva alla scuola di dottorato precedente. Hanno rifiutato e trovato l'adesione di giuriste e scienziate dell'Ateneo, che porterebbero anche risorse.
Università degli studi di Siena
Quest'anno Giulia Calvi ha tenuto nell'ambito del corso di Storia moderna per la laurea magistrale un corso di Storia di genere (modulo di 36 ore, 6 CFU). Nel 2013-14 terrà lo stesso corso (Storia di genere) però al triennio.
Università di Palermo
Presso la Facoltà Giurisprudenza, quest'anno è stato attivato un corso di 48 ore (6 CFU) dedicato a "Donne e diritti. aspetti storico-filosofici" che coinvolge tanto Simona Feci e Beatrice Pasciuta (Storia del diritto medievale e moderno), quanto Isabel Trujillo (Filosofia del diritto).
Univesità degli Studi di Milano
Dal 2005/2006 è stato attivato un corso di Storia delle donne e dell'identità di genere, diviso in tre moduli – medievale, moderna, contemporanea – di cui quest'anno sono state docenti rispettivamente Francesca Vaglienti, Maria Luisa Betri ed Emanuela Scarpellini. Presso il Dipartimento di Studi storici (ex Dipartimento di scienze della storia e della documentazione storica) esiste inoltre una Biblioteca specializzata di storia delle donne abbastanza ricca, catalogata e collegata a un "Seminario permanente per gli studi di storia delle donne e di genere - Archivi delle donne", per il quale si sta organizzando una congrua donazione (con lettera d'intenti al Rettore) per attività di pubblicazione, di seminari annuali o biennali, premi a ricerche di tesi avanzate, e ampliamento della Biblioteca di gender. Il sito che ne illustra le finalità si trova dentro il portale dell'Università degli Studi di Milano, Dipartimento di studi storici, http://www.dssds.unimi.it/dipartimento/SPSDIG.htm.
Università degli studi di Bologna
Al Dipartimento di Scienze dell'Educazione sono attivi tre corsi e tutti presso il Corso di laurea Educatore sociale e culturale: Sociologia delle differenze di genere (sede di Bologna e Rimini, corso a scelta), titolare Rossella Ghigi http://www.psicologiaformazione.unibo.it/it/corsi/insegnamenti/insegnamento/2012/356712 dall'a.a. 2013-2014 il corso si intitolerà: Sociologia della famiglia e delle differenze di genere Donne, genere e culture della scienza (sede di Bologna, corso opzionale), titolare Paola Govoni http://www.psicologiaformazione.unibo.it/it/corsi/insegnamenti/insegnamento/2012/376229 dall'a.a. 2013-2014 il corso si intitolerà: Genere e culture della scienza Teorie e modelli educativi delle differenze di genere (sede di Bologna e Rimini; ma dall'a.a. 2013-2014 solo sede di Rimini e come opzionale), titolare Silvia Leonelli http://www.psicologiaformazione.unibo.it/it/corsi/insegnamenti/insegnamento/2012/333692
Università degli studi di Genova
Da due anni è stato attivato un insegnamento di Storia di genere (6CFU) nel corso di laurea magistrale in Scienze storiche archivistiche e librarie della Facoltà di Lettere e Filosofia (ora del Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia della Scuola di Scienze umanistiche)che è stato mantenuto nella programmazione didattica del 2013-14.
Università di Catania
Nel Corso Magistrale di Lingue per la cooperazione internazionale è attivo un corso di Storia moderna di cui è titolare Simona Laudani dal titolo Società e culture del mondo moderno, il cui tema è "l'Europa e gli altri". Il corso è articolato in una parte generale e in una di approfondimento con tre seminari sull"alterità", uno dei quali è dedicato alla differenza di genere ed è il più frequentato dei tre.
Università di Sassari
Solo per quest'anno ancora sono attivi due insegnamenti in Storia delle donne nell'età contemporanea, tenuti dalla Prof.ssa Fiamma Lussana, Dipartimento di Storia, Scienze dell'uomo e della formazione: il primo è un corso rivolto agli studenti della Triennale del corso di laurea interclasse di Filosofia e scienze dell'educazione (6CFU); il secondo è un corso avanzato per gli studenti del corso di laurea Magistrale interclasse di Scienze filosofiche e della formazione continua, sempre 6 CFU. Dall'anno prossimo però non saranno più attivati.
Università degli studi di Venezia Ca’ Foscari
Dal 2001 al 2008 sono stati attivi tre corsi di storia delle donne: due alla triennale (tenuti da Nadia Filippini), di 30 ore ciascuno per un totale di 60 ore, e un corso alla specialistica di 30 ore, tenuto da Bruna Bianchi. Nel 2009 per problemi di bilancio dell’Ateneo, il contratto di Nadia Filippini è stato cancellato, malgrado il suo successo di presenze, il gradimento degli studenti e delle studentesse, documentato alla frequenza (142 esami all’anno in media), dai giudizi delle rilevazioni di Ateneo; malgrado le varie attività di seminari e convegni che vi ruotavano intorno, e le tesi di laurea, alcune delle quali anche pubblicate dall’Università stessa. La protesta del Comitato Pari Opportunità dell’Università (che era arrivato ad offrire una cifra – seppur simbolica – per il mantenimento del corso), la pressione di alcuni docenti non sono serviti a nulla. Anche Elisabetta Vezzosi, allora presidente SIS, aveva scritto una lettera al preside di Facoltà e Rettore per perorare il mantenimento del corso. È stata elaborata una relazione sull’attività del corso, raccogliendo dati di frequenza, tesi, ecc. Attualmente esiste un corso di storia delle donne nella triennale (30 ore) e uno nella magistrale (30 ore), tenuti entrambi da Bruna Bianchi (che ha preso in parte le ore precedentemente assegnate a Nadia Filippini): cioè c’è stato un evidente ridimensionamento e l’eliminazione di un contratto. È ancora attivo il corso di “Donne, politica, istituzione”, che viene finanziato dal Ministero di anno in anno.
Università di Salerno
Presso l’Università di Salerno è stato fondato nel 2011 l'OGEPO (Osservatorio interdipartimentale per la diffusione degli studi di Genere e la cultura delle Pari Opportunità . All’ OGEPO aderiscono 9 dipartimenti, espressione di varie componenti ed aree disciplinari, non solo umanistiche, ma anche scientifiche (ingegneria industriale, e civile), economiche, e di scienze della comunicazione. Vi aderiscono sia docenti che personale tecnico amministrativo (limitatamente per le politiche delle pari opportunità) dell’Università di Salerno, nonché docenti, consulenti ed esperti di Università ed enti pubblici di ricerca italiani e stranieri.
Direttrice e responsabile scientifico è Maria Rosaria Pelizzari, Delegata del Rettore alle Pari Opportunità, che lo dirige con un comitato Direttivo, in cui sono rappresentati tutti i dipartimenti afferenti.
L’ OGEPO:
-
ha al suo interno un Centro di documentazione sul genere e le pari opportunità (che nel 2011 ha stipulato un protocollo d’intesa con Il Dipartimento Pari Opportunità di Palazzo Chigi), e un Laboratorio di studi di genere, suddiviso in tre sezioni: 1) “Diritto e scienze della vita”, responsabile Vitulia Ivone; 2) “Identità, differenze, cittadinanza”, responsabile M. Antonietta Selvaggio; 3) “Linguaggi e rappresentazioni”, responsabili Francesca d’Ambrosio e Isabella Innamorati; 4) “Memoria e storia”, responsabili Maria Rosaria Pelizzari ed Eleonora Rao.
-
organizza un FORUM in rete che collega l'Università di Salerno sul territorio provinciale, regionale, nazionale e internazionale, attraverso reti di rapporti, regolate da accordi e convenzioni con associazioni (tra cui, la SIS), enti pubblici e privati, finalizzati allo scambio e alla circolazione di informazioni, nonché alla progettazione di interventi sulle tematiche del genere.
-
ha un sito web: http://www.biblioteche.unisa.it/cpo/centro_studi_pari
-
tra i suoi obiettivi segnala: la promozione della ricerca e del confronto sugli studi e le statistiche di genere, la parità e le pari opportunità, realizzando collaborazioni e confronti interdisciplinari tra docenti ed esperti nelle diverse aree scientifiche e umanistiche, organizzando convegni scientifici e seminari didattici; l’apertura (tre giorni) , presso la sede OGEPO, di uno sportello di informazione, consulenza e orientamento sui temi, relativi a conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, diritti, servizi, salute, carriera, formazione, famiglie, curriculum formativi, cultura, questioni psicologiche di identità di genere; l’organizzazione e il patrocinio di corsi di formazione e iniziative didattiche per diffondere, sia sul piano formativo che su quello del lavoro, la sensibilità contro ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa a genere, età, orientamento sessuale, razza, origine etnica, disabilità, religione o lingua; la partecipazione a progetti di ricerca nazionali, europei e internazionali volti, in modo specifico, alla formazione aperta, continua e in rete sulle tematiche relative a genere, orientamento sessuale, cultura della tolleranza e dell'integrazione.
L’Università di Salerno organizza, a cura di Maria Rosaria Garofalo (del Direttivo OGEPO, docente della Facoltà di Scienze Politiche), dalla loro prima istituzione, i corsi “Donne Politica e Istituzioni” , finanziati dal DPO di Palazzo Chigi. Per motivi di budget, nell’AA. 2012-13, il corso non è stato organizzato. Ci si sta organizzando per attivarlo nel prossimo anno accademico, appena sarà pubblicato il bando del Ministero P.O.