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26 Set 2011

Sguardi sulle Differenze
Laboratorio di studi femministi «Annarita Simeone»

presenta:

L'EDUCAZIONE DELLE BAMBINE AL RUOLO SESSUALE
primo incontro del Calendario 2011-2012
Roma, 21 ottobre 2011, ore 16.00
Sapienza Università di Roma, piazzale Aldo Moro, 5 | Facoltà di lettere, filosofia, scienze umanistiche e studi orientali
III piano - aula seminario

discussione di:
Elena Gianini Belotti, Dalla parte delle bambine. L’influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita (Feltrinelli, Milano 1973)

interventi di:
Marina D’Amelia, Annalisa Perrotta, Mariangela De Maria

modera:
Maria Serena Sapegno


La tradizionale differenza di carattere tra maschio e femmina non è dovuta a fattori ‘innati’, bensì ai ‘condizionamenti culturali’ che l’individuo subisce nel corso del suo sviluppo. Questa la tesi appoggiata da Elena Gianini Belotti e confermata dalla sua lunga esperienza educativa con genitori e bambini in età prescolare. I condizionamenti nella direzione del ruolo assegnato all’uno o all’altro sesso cominciano addirittura prima della nascita, quando si prepara il corredino: rosa o celeste, e proseguono con la scelta - da parte degli adulti - dei giochi che i bambini «possono» o «devono» svolgere nella famiglia prima e poi nella società, per giungere alle scelte più o meno coatte nel campo degli studi, del lavoro e del loro avvenire.

Ma perché solo «dalla parte delle bambine»? Perché questa situazione è tutta «a sfavore del sesso femminile». La cultura alla quale apparteniamo - come ogni altra cultura - si serve di tutti i mezzi a sua disposizione per ottenere dagli individui dei due sessi il comportamento più adeguato ai valori che le preme conservare e trasmettere: fra questi anche il mito della «naturale» superiorità maschile contrapposta alla «naturale» inferiorità femminile. In realtà non esistono qualità «maschili» e qualità «femminili», ma solo qualità umane. L’operazione da compiere dunque, scrive l’autrice, «non è quella di formare le bambine a immagine e somiglianza dei maschi, ma di restituire a ogni individuo che nasce la possibilità di svilupparsi nel modo che gli è più congeniale, indipendentemente dal sesso cui appartiene». Da questa operazione trarranno vantaggio uomini e donne, e la loro stessa vita in comune.

 


CALENDARIO 2011-2012
Modelli e stereotipi di genere

venerdì 21 ottobre 2011
ore 16.00, aula seminario, dipartimento di studi europei, facoltà di scienze umanistiche
L’educazione delle bambine al ruolo sessuale
discussione di:
Elena Gianini Belotti, Dalla parte delle bambine. L’influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita, Feltrinelli, Milano 1973
interventi di:
Marina D’Amelia, Annalisa Perrotta, Mariangela De Maria
modera:
Maria Serena Sapegno


venerdì 18 novembre 2011
ore 16.00, aula seminario, dipartimento di studi europei, facoltà di scienze umanistiche
Stereotipi sessisti a scuola
discussione di:
Irene Biemmi, Educazione sessista: stereotipi di genere nei libri delle elementari, Rosemberg & Sellier, Torino 2010
interventi di:
Irene Biemmi, Rita Debora Toti, Francesca Rinaldi
modera:
Laura Talarico


sabato 17 dicembre 2011
ore 09.30, aula seminario, dipartimento di studi europei, facoltà di scienze umanistiche
Modelli di piacere: patriarcato e rivolta femminile
discussione di:
Carla Lonzi, La donna clitoridea e la donna vaginale, in Ead., Sputiamo su Hegel. La donna clitoridea e la donna vaginale e altri scritti, Scritti di Rivolta Femminile, Milano 1974
interventi di:
Manuela Fraire, Ottavia Nicolini, Martina Berini
modera:
Fabrizia Giuliani


venerdì 24 febbraio 2012
ore 16.00, aula seminario, dipartimento di studi europei, facoltà di scienze umanistiche
Icone sacre e icone fashion
discussione di:
Michela Murgia, Ave Mary. E la Chiesa inventò la donna, Einaudi, Torino 2011
interventi di:
Emma Fattorini, Eleonora Carinci, Gaia Tomazzoli
modera:
Maria Antonietta Passarelli

 
venerdì 9 marzo 2012
giornata conclusiva
Performare il genere: costruzione e decostruzione degli stereotipi nelle arti visive (videoclip, cinema, fotografia, performance art, video art)
interventi di:
Michela Marzano, Elisa Giomi, Anna Alfonsi, Ilenia de Bernardis, Sara Gvero e altre… (in corso di definizione)
modera:
Sara De Simone


Il laboratorio Sguardi sulle differenze propone alla discussione delle partecipanti testi teorici, cinematografici e/o multimediali prodotti dalla cultura delle donne. Vengono presi in considerazione sia i materiali frutto diretto della pratica politica degli anni Settanta, sia i più significativi interventi editi nei decenni successivi. Il tutto tenendo conto di tradizioni e problematiche relative ad ambiti geo-politici diversi. Le relazioni che introducono ogni incontro mettono a confronto gli sguardi di donne appartenenti a generazioni diverse.
La partecipazione è aperta.
Il ciclo annuale di incontri proposti dal Laboratorio Sguardi sulle differenze costituisce un modulo di I e II annualità di Laurea magistrale, che fa parte dell’offerta didattica della Facoltà di Filosofia, Lettere, Scienze umanistiche e Studi orientali della Sapienza, Università di Roma: click here
Le fotocopie dei testi fuori commercio saranno disponibili presso il centro fotocopie Mirafiori della Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza (piano interrato, davanti Aula a vetri), dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 15.00.
Per maggiori informazioni: www.sguardisulledifferenze.org

14 Feb 2012

callforPapersCALL FOR PAPER

Progetto per un numero di «Genesis» su Femminismi nel Mediterraneo
Scadenza presentazione proposte: 15 aprile 2012

 

Il Mediterraneo, nel continuo peregrinare da una riva all’altra si rivela come crocevia di esperienze culturali, sociali e religiose, in conversazioni con ambiti culturali di matrice diversa, permettendo non solo l’assimilazione ma anche la rielaborazione di concetti che mostrano una realtà in fermento e in continua evoluzione. Ed è proprio nel laboratorio vivente del Mediterraneo che rintracciamo una ri-definizione plurale del femminismo. Gli studi, tra gli altri, di Margot Badran sull’Egitto (1995), di Mounira Charrad (2001) e Zakia Daoud (1994) sui paesi del Maghreb, di Julie Peteet sulla Palestina (1991) hanno contribuito alla decostruzione dell’idea di una presunta omogeneità all’interno del mondo “arabo-islamico”, dimostrando che le vicende politiche dei singoli paesi hanno influito profondamente sulle relazioni di genere, producendo esiti diversi.

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