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La Società italiana delle storiche
partecipa alla rete Scholars at Risk attraverso l’adesione a
Scholars at Risk Italy
DONNE DA RICORDARE
Da gennaio 2021 è iniziata la collaborazione tra la SIS e l’Agenzia di stampa nazionale DiRE con Donne da ricordare, che con cadenza mensile proporrà al pubblico una serie di interviste alle socie Sis relative ad alcune biografie femminili.
Raffaella Baritono, Eleanor Roosevelt, la first lady attivista
Vinzia Fiorino, Chiudere i manicomi, trasformare la società: chi era Franca Ongaro Basaglia
Tiziana Noce: Maria Eletta Martini, la politica cattolica vicina ai giovani anti-G8
Rosanna De Longis: Bianca Guidetti Serra, una ‘militante senza partito’ nel secolo breve
Silvia Bianciardi: Argentina Altobelli, la sindacalista degli oppressi
SITI AMICI
CONVEGNI E SEMINARI
La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Dipartimento di Studi Umanistici, e la Commissione Pari Opportunità dell'Università di Salernoin collaborazione con la Società Italiana delle Storiche, organizzano:
RISORGIMENTO SILENTE.
DONNE E UOMINI NELL'IMMAGINARIO EROICO
Mercoledì 11 Maggio ore 9.15 (Aula 10-Facoltà di Lingue e Letterature Straniere)
I sezione: Spazi maschili/spazi femminili. Ruoli e rappresentazioni
PresiedeMaria Teresa Chialant
Saluti: Ileana Pagani, Preside Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Sebastiano Martelli, Direttore Dipartimento di Studi Umanistici
Introduzione ai lavori:Maria Rosaria Pelizzari
Interventi:Angelo Cardillo, Gloria Chianese, Rossella Del Prete, Pasquale Iaccio, Isabella Innamorati, Donato Salvatore
ore 11.30 - 11.45 Coffee break
Mercoledì 11 Maggio ore 14.45 (Aula 6-Facoltà di Lingue e Letterature Straniere)
II sezione: Italiani/italiane. Un racconto lungo 150 anni
Proiezione del film di Gianfranco Pannone, Ma che storia ... (77', Cinecittà Luce, 2010)
Presiede Sebastiano Martelli
Introduce: Marco Pistoia
Interventi:Pasquale Iaccio e Isabella Innamorati
Conclude Gianfranco Pannone.
Il convegno, articolato in due sezioni e a carattere interdisciplinare, prevede l'intervento di studiose e studiosi che considerano centrale la categoria del "genere" nell'interpretazione dei fatti storici e culturali, e si servono nella didattica del determinante sussidio di audiovisivi. I contributi spaziano dalla ricerca storica alla letteratura, dalla semiotica alla storia dell'arte e dello spettacolo. Nella sezione pomeridiana verrà proiettato e discusso con gli studenti, alla presenza dell'autore, il film del regista Gianfranco Pannone, "Ma che storia ...", in cui un filo rosso lega l'identità italiana e le questioni del difficile cammino unitario dalle lotte risorgimentali ai nostri giorni.
I lavori del convegno rientrano nella sperimentazione di nuove forme di didattica della Storia grazie all'apporto degli studenti dei corsi di laurea in Lingue e DAVIMUS, che forniscono un'attiva collaborazione nella lettura di brani e nella ricerca iconografica, nonché nella segreteria organizzativa. Rientrano inoltre nel piano di azioni positive che la Commissione Pari Opportunità svolge al fine di diffondere sul piano formativo e su quello del lavoro, la sensibilità culturale contro ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa a genere, età, orientamento sessuale, razza, origine etnica, disabilità, religione o lingua.
Patrocinio: Commissione per le Attività teatrali
Segreteria: Maria Assunta D’Arienzo, Grazia D’Arienzo, Maria Teresa Grimaldi, Pierpaolo Panico
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Comitato per le Pari Opportunità Università degli Studi di Sassari
in collaborazione con
Dipartimento di Storia, Università degli Studi di Sassari, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Società Italiana delle Storiche, Libreria Koiné, Sassari Regione Autonoma della Sardegna, (Bando giovani ricercatori, Legge Regionale 7/2007)
Seminario di studi
Italiane nel Novecento
Modelli familiari e politiche di genere
Lunedì 18 aprile 2011 - Sassari
Nell’occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il seminario intende richiamare l’attenzione su alcuni temi della storia delle donne nell’Italia del Novecento, proponendosi in particolare di mettere a fuoco il nesso tra ideologie e pratiche dei modelli familiari e politiche di genere. Lungo tutto il Novecento, il rapporto complicato e asimmetrico fra sfera privata della domesticità familiare e ricerca di un autonomo spazio pubblico ha segnato in modo costante la vita delle donne. Ovvero, incombenze domestiche ed esperienze della vita quotidiana hanno quasi sempre condizionato l’agire politico femminile e l’affermazione di un’effettiva democrazia di genere.
Nell’Italia del Novecento, famiglia, affetti privati, mondo domestico sono spazi centrali attorno a cui si è formata l’identità femminile di genere, ma sono anche gli scenari attorno ai quali è cresciuta una nuova società civile che ha visto le donne protagoniste di importanti conquiste democratiche come le leggi sul divorzio, la parità, l’aborto. La trasformazione dei modelli familiari e le politiche di genere intersecano cioè in modo profondo e originale la storia delle donne, ma sono anche un modo per leggere e raccontare la storia del nostro Novecento.
...se non siam uni
Liberi non sarem se non siam uni (A. Manzoni, Proclama di Rimini)
Le grandi questioni nazionali
Lezioni a due voci sui 150 anni dell’Unità d’Italia
a cura di Pier Luigi Ballini e Elisabetta Vezzosi
Evento organizzato dal Consiglio regionale della Toscana in collaborazione con la Società Italiana delle Storiche.
Primo ciclo
Le grandi questioni nazionali. Identità e Nazione, Ricchezza e Povertà, Chiesa e Laicità, Democrazia e Legalità, Stato e Partecipazione. E – nel secondo ciclo di lezioni, in autunno: Unità e Regionalismo, Famiglia e Società, Emigrazione e Immigrazione, Cultura e Istruzione...
Coppie di concetti solo in apparenza astratti, e invece decisivi per la vita di tutti i giorni. Concetti spesso strettamente collegati uno all’altro, altre volte complementari, facce di una stessa medaglia; altre volte ancora, invece, difficili da far coesistere e da armonizzare. Talvolta, addirittura conflittuali. Eppure destinati ad una necessaria coesistenza e armonizzazione. Per fare finalmente dell’Italia, a 150 anni dall’Unità, un Paese compiuto. Un Paese “uno” e libero, secondo gli auspici manzoniani. Su questi temi alti e cruciali che ancora informano, o meglio: dovrebbero informare il dibattito politico, una serie di “lezioni a due voci”, promosse dal Consiglio Regionale della Toscana, che vedranno in campo studiosi ed esperti fra i più prestigiosi e qualificati in Italia: storici, sociologi, giuristi, politologi, magistrati, economisti. Uomini e Donne – perchè anche questo è, fra gli altri, uno dei “binomi” ancora insufficientemente armonizzati e coesistenti nel nostro Paese.
La lezione inaugurale del I ciclo, dal titolo “Identità e Nazione” si è svolta lunedì 29 novembre 2010 presso la Sala Gonfalone del Consiglio regionale della Toscana. Relatori: Alberto M. Banti (Università di Pisa), Simonetta Soldani (Università di Firenze – Società Italiana delle Storiche)
Firenze, 3 aprile 2011 ore 10.30
Chiesa e Laicità
Non possiamo non dirci laici
Anna Scattigno (Società Italiana delle Storiche)
Annibale Zambarbieri (Università di Pavia)
L’Italia è, oggi, un Paese laico? Molti, tutt’ora, se lo chiedono, a fronte dell’indiscutibile influenza che la Chiesa cattolica continua ad esercitare sulla vita politica nazionale: al di là – si sostiene – del legittimamente rivendicato, e del resto ampiamente riconosciuto, diritto di magistero spirituale. Il venir meno, agli albori degli anni ‘90, di un partito di dichiarata ispirazione cristiana come la Dc, e la conseguente diaspora dei cattolici nei partiti della cosiddetta Seconda Repubblica, non pare aver risolto la questione, anzi. Una questione che affonda le radici nel potere temporale dei Papi, e che, fin dai prodromi del processo unitario, si pone, per l’erigendo Stato Italiano, come snodo cruciale e vertenza ineludibile: dal cavouriano “libera Chiesa in libero Stato” ai “non possumus” e “non expedit” di Pio IX, dal vulnus di Porta Pia alle leggi Siccardi, dai Patti lateranensi del 1929 al nuovo Concordato Craxi-Casaroli del 1984. E’ una storia con tanti capitoli, fra luci ed ombre: il Partito Popolare di don Sturzo, la Dc di De Gasperi, i Comitati civici di Gedda, le ricorrenti polemiche sulle scuole e le case di cura “private”, il catto-comunismo, i referendum sul divorzio e sull’aborto, il nuovo “integrismo” di Comunione e Liberazione.
Fino al muro contro muro degli ultimi anni sul testamento biologico e l’eutanasia, sulla fecondazione assistitita e le unioni omosessuali, le pressioni e le concessioni sul e dal sistema dei partiti e delle lobbies politiche. La domanda, che non vuole ssere retorica, resta tuttavia legittima.
L’Italia, è, oggi, un Paese laico?
Dove:
Salone delle Feste - Palazzo Bastogi
via Cavour 18
Firenze