Protecting scholars and the freedom to think, question, and share ideas
La Società italiana delle storiche
partecipa alla rete Scholars at Risk attraverso l’adesione a
Scholars at Risk Italy
DONNE DA RICORDARE
Da gennaio 2021 è iniziata la collaborazione tra la SIS e l’Agenzia di stampa nazionale DiRE con Donne da ricordare, che con cadenza mensile proporrà al pubblico una serie di interviste alle socie Sis relative ad alcune biografie femminili.
Raffaella Baritono, Eleanor Roosevelt, la first lady attivista
Vinzia Fiorino, Chiudere i manicomi, trasformare la società: chi era Franca Ongaro Basaglia
Tiziana Noce: Maria Eletta Martini, la politica cattolica vicina ai giovani anti-G8
Rosanna De Longis: Bianca Guidetti Serra, una ‘militante senza partito’ nel secolo breve
Silvia Bianciardi: Argentina Altobelli, la sindacalista degli oppressi
La Società Italiana delle Storiche (SIS), in collaborazione con l’editore Brioschi, bandisce un premio intitolato alla memoria di Anna Vanzan (1955-2020), storica iranista, islamologa e traduttrice, componente del direttivo della SIS e della redazione di «Genesis», prematuramente scomparsa. Il premio, dell’importo di € 3500 (tremilacinquecento), è riservato a tesi di laurea magistrali o equivalenti discusse negli anni solari 2019-2020-2021 in università italiane o straniere da persone di cittadinanza italiana, o da persone di altra nazionalità residenti, rifugiatз o richiedenti asilo in Italia.
Scadenza dei termini di presentazione delle tesi: 30 aprile 2022.
La Società italiana delle storiche (SIS) e la Società per le donne in filosofia (SWIP Italia) in occasione del centenario della prima cattedra di Filosofia vinta in Italia da una donna, hanno organizzato il convegno Professoresse di filosofia: i primi cento anni (1922-2022) con l’intento di analizzare il tema dell’accesso delle donne all’insegnamento della filosofia.
Il convegno si terrà su pittaforma Zoom.
Il nostro progetto «Storia libera tutte», vincitore del bando della Regione Lazio "I luoghi delle donne"– della durata di un anno –, si articola in più fasi. La prima iniziativa prevista, il seminario Scuola libera tutt*: libri, esperienze e storie per crescere liber*, organizzato in collaborazione con Scosse, si è svolto il 27-28 aprile scorso ed è stato trasmesso in diretta sulle pagine Facebook della SIS e di Scosse e successivamente anche sul canale youtube della SIS.
Dal 1° ottobre al 5 novembre p.v. si terrà online il corso di formazione gratuito, rivolto a docenti di scuola primaria e secondaria, Storia libera tutte, consistente di sei lezioni frontali e due laboratori: programma.
Nell'ambito dello stesso progetto, inoltre, la SIS indice il concorso per percorsi didattici Storia libera tutte” al fine di promuovere la divulgazione della storia delle donne e di genere in ambito scolastico.
Termine di presentazione delle domande di partecipazione: 15 marzo 2022.
Cfp per il n. 2022/2 di «Genesis», a cura di Anna Bellavitis, Monica Martinat
Le diseguaglianze accompagnano le società umane da sempre e sotto diversi aspetti. Sono a fondamento delle gerarchie reali di ricchezza, di prestigio, di onori, di cultura…, ma anche alla base di ideologie che le legittimano o le condannano, in generale e in particolare.
Sono numerosi gli storici e gli economisti che si misurano attualmente con il problema, con uno sguardo orientato a un passato più o meno lungo e uno, centrale, orientato al presente e al futuro. Molti dei recenti studi hanno in comune una certa indifferenza nei confronti delle diseguaglianze di genere, che tuttavia, anche dal punto di vista economico, accompagnano da sempre la storia umana. Tale silenzio implica, tra altre cose, una deformazione della prospettiva generale delle analisi: come correggere questi sguardi che sembrano escludere ancora una volta le donne dal terreno dell’analisi concreta e proporre un’analisi storica che prenda in considerazione i contributi concettuali maturati nell’ambito della storia delle donne e di genere? L’obiettivo di questo numero di «Genesis» è quello di raccogliere contributi specifici che permettano di riorientare l’analisi in una direzione più adeguata e aperta delle diseguaglianze nella storia generale a partire dalla parzialità della storia delle donne, e anche a partire da una critica della letteratura storiografica e economica esistente.